Giulia, dicci chi sei e cosa fai.
Io sono Giulia e ho 32 anni. Sono cresciuta a Viterbo ma le mie radici sono per metà pugliesi. Mi sono trasferita a Roma a 19 anni per poter frequentare l’Università e iscrivermi a un’Accademia di teatro. Ad oggi, sono un’attrice e regista teatrale. Sono anche un’appassionata di poesia e di scrittura, infatti ho pubblicato una mia raccolta di poesie grazie a un premio vinto. Pratico meditazione e studio Buddismo, altro mio grande interesse. Sono una persona che cerca costantemente di nutrire e utilizzare la creatività in ogni aspetto della vita e cerca di aiutare le persone che le stanno accanto a fare lo stesso. Sviluppare immaginazione e creatività credo sia la chiave per crescere con una mente aperta e accogliente.
Quando nascono in te l’interesse e la passione per il teatro?
Sono sempre stata attratta dal magico mondo del Teatro. Quello che mi mancava, però, era il coraggio di iniziare a sperimentare questa splendida arte. Sono sempre stata una ragazzina introversa, che non amava mettersi in mostra, quindi, mi chiedevo come mai una come me potesse provare questa forte attrazione per il palcoscenico, che è l’ultimo luogo in cui nascondersi. Superata la paura e fatto questo salto, sono entrata a far parte del centro studi Acting di Lucilla Lupaioli, alla quale sono grata per avermi accolta con estrema cura e rispetto verso quello che, per mano, ho scoperto con lei essere il mio talento e il fuoco che continua a bruciare in me.
Officina Pasolini, un Laboratorio di alta formazione artistica del teatro, della canzone e del multimediale della Regione Lazio, nonché Hub culturale di eventi su Roma, ti ha permesso di intraprendere un percorso dove far crescere il tuo talento e provare a fare del teatro la tua professione. Come hai scoperto questo mondo?
Ho scoperto il mondo di Officina Pasolini attraverso internet. Officina Pasolini è arrivata in un momento cruciale della mia crescita personale: in quel periodo stavo per lasciare l’Italia per proseguire un’esperienza di qualche mese iniziata a Londra. Partivo un po’ delusa dalle tante difficoltà e poche soddisfazioni che stavo incontrando nel trasformare la mia passione in una professione. L’aver superato il provino a Officina Pasolini mi ha permesso di scoprire una realtà composta da professionisti del settore che mi hanno fatto entrare nel vivo del mestiere dell’attore, facendomi conoscere la bellezza e anche la fatica del fare teatro. Finalmente ho sperimentato cosa vuol dire mettere in piedi uno spettacolo, partendo da zero fino all’andata in scena e all’incontro con il pubblico: questo mi ha permesso di sentirmi autonoma e pronta per affrontare il mondo del teatro.
Quanto è importante questo corso per te? Quanto, dunque, ti senti arricchita da questa esperienza? E svelaci un aneddoto!
Questo corso è stato fondamentale per me sotto tutti i punti di vista. Mi ha permesso di arricchirmi grazie all’esperienza e alle proposte che gli insegnanti ci hanno generosamente offerto. Officina Pasolini è un vero e proprio laboratorio di arti, entrando si respira creatività ovunque. Inoltre, ho avuto la fortuna di essere scelta da uno degli insegnanti, il regista Giuseppe Marini, per uno spettacolo con il quale sono in tournée in tutta Italia da 4 anni. Un aneddoto che ricordo con emozione è stato quando, una mattina, durante le prove dello spettacolo finale con Massimo Venturiello, chiedo di poter andare in bagno. Esco dal teatro e, mentre mi trovavo nel corridoio, sento una voce meravigliosa e qualche nota di una chitarra acustica provenire dall’aula Living, dove eravamo soliti fare i break. Apro la porta per curiosare: Carmen Consoli accordava la chitarra e provava una delle sue canzoni. Mi siedo in un angolo per ascoltare tutta quella bellezza. Quel giorno, invece di andare in bagno, ho assistito a un piccolo concerto privato di Carmen Consoli per me.