Biologo ambientale e fotografo. Andrea, dicci chi sei e raccontaci qualcosa di te!
Fin da piccolo sono sempre stato affascinato dal mondo naturale e, terminato il liceo, sentivo la necessità di fare qualcosa per preservare la natura che ci circonda. Ho così deciso di intraprendere gli studi di Scienze Ambientali all’Università degli Studi della Tuscia. Avvicinandomi al mondo delle Oasi e dei Parchi nel Lazio, è nata una nuova passione: la fotografia naturalistica. Ben presto ho capito che la fotografia poteva essere molto di più di una semplice vetrina per mostrare specie animali iconiche e ricercate. È un ottimo strumento per divulgare le gravissime minacce che specie e habitat devono affrontare ogni giorno. Al termine della triennale, ho proseguito gli studi iscrivendomi alla magistrale di Ecobiologia all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, senza mai abbandonare la fotografia che, da semplice passione, si trasformò in una vera e propria professione. Negli anni, la mia visione della fotografia è cambiata molto e sicuramente cambierà ancora, ma sono sempre più convinto che la scienza abbia davvero bisogno di divulgare e comunicare a un pubblico più ampio possibile i risultati ottenuti, non solo con la parola ma anche attraverso contenuti multimediali d’impatto. Nel futuro spero di poter affiancare nuovi progetti di ricerca e conservazione della natura, creare reportage fotografici su specie minacciate e poter fare la differenza in questa dura battaglia che noi tutti dovremmo combattere: contrastare la perdita di specie ed ecosistemi fondamentali per la vita dell’Uomo sulla Terra.
Torno Subito è il programma di interventi che finanzia progetti presentati da giovani universitari, laureati, diplomati, ideato dall’Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università della Regione Lazio, con il fine di promuovere un piano di sviluppo di percorsi di formazione e di sperimentazione di esperienze in ambito lavorativo. Questo progetto che si sviluppa in due fasi, la prima fuori dalla regione (in Italia o in uno qualsiasi dei Paesi del Mondo) e la seconda da svolgere nel nostro territorio, in cosa ti ha arricchito e quanto è stato importante per la tua crescita personale e magari anche professionale?
La possibilità di poter pensare, scrivere e presentare un progetto in cui si crede davvero è di per sé una grande occasione di crescita personale, qualsiasi sia il risultato conseguito. Poter poi far parte di quei ragazzi che hanno anche potuto sviluppare tale progetto è stato un grande onore. La possibilità che Torno Subito dà di svolgere metà delle attività all’estero (scelta che consiglio) è fondamentale, non solo per una crescita personale ma anche per una crescita dal punto di vista professionale. Sicuramente, dal punto di vista personale, l’idea di stare dall’altra parte del mondo, solo, per sei mesi può inizialmente spaventare ma, affrontate le prime difficoltà, diventa tutto una grande scoperta di sé stessi e dei propri limiti. Dal punto di vista professionale, poi, la possibilità che ho avuto di lavorare in Argentina con importanti gruppi di ricerca internazionali, mi ha permesso di sviluppare nuove abilità fondamentali per la mia professione di ricercatore e fotografo. Tornare in Italia con questo grande bagaglio di conoscenze, spero mi aiuterà a percorrere la strada che mi sono prefissato.
È proprio con Torno Subito che hai potuto fare una fantastica esperienza in Argentina come fotoreporter sul campo del lavoro dei ricercatori.
Raccontaci questa magnifica esperienza, inserendo qualche curiosità e aneddoto interessante!
Le attività del progetto si sono svolte in Patagonia e sono incentrate su due specie di uccelli marini considerati importanti bioindicatori della salute degli Oceani: il cormorano imperiale (nella sua più grande colonia al mondo) e il più famoso pinguino di Magellano. In questi luoghi sconfinati, veri laboratori a cielo aperto, ho collaborato con gli studiosi locali (e non) ad attività di ricerca che utilizzavano innovative tecnologie come GPS, Accelerometri, Magnetometri e Droni, per raccogliere dati sull’ecologia delle specie e delle colonie degli uccelli marini. Il lavoro era sempre affiancato da un attento e scrupoloso lavoro video/fotografico sulle specie oggetto di studio e sul lavoro dell’intero team di ricerca. All’intenso lavoro sul campo, che ci ha visti spesso impegnati durante tutta la settimana (gli animali non conoscono festivi!), è seguito un meticoloso lavoro in laboratorio e in ufficio per organizzare i tanti dati ottenuti e iniziare le prime fasi di analisi degli stessi. Inoltre, parte del materiale multimediale (in totale circa 1000GB) è stato elaborato e proposto per una mostra nel MUSEO “Fundación Ecocentro” di Puerto Madryn.
Dal punto di vista scientifico, gli innovativi strumenti tecnologici ci hanno permesso di approfondire aspetti ecologici mai studiati prima, come il comportamento di HOMING dei pinguini, cioè come la specie si orienta per tornare dall’Oceano al nido. I droni, invece, sono stati utilizzati non solo per il censimento, ma anche per costruire modelli tridimensionali della colonia utilizzando complessi software grafici. Per la prima volta, inoltre, siamo riusciti a integrare le immagini aeree di oltre 30 anni fa, permettendo confronti sui cambiamenti strutturali della colonia stessa nel trentennio. I dati ottenuti già dalle prime analisi non sono rassicuranti. Anche se la colonia sembra crescere di numero (più di 6000 coppie nel 2019), l’area occupata sulla battigia si sta ritirando verso le montagne retrostanti, dove la specie non è in grado di nidificare. Questi e tanti altri risultati ottenuti dovrebbero metterci in guardia sui cambiamenti che stanno avvenendo negli ecosistemi.
I tuoi tre motivi per i quali dei giovani ragazzi dovrebbero intraprendere questo percorso con Torno Subito.
Semplicemente perché non esiste nessuna motivazione per un ragazzo di non provare a creare un progetto in cui crede profondamente e portarlo a termine. Se poi il progetto apporta anche qualcosa di buono alla collettività e al mondo…
Ma se proprio volessimo fare un breve elenco, sicuramente un’occasione come questa concede tanta indipendenza, apre un mondo di nuove possibilità professionali, sia all’estero che tornando in Italia dove, grazie alle esperienze acquisite, ho trovato un impiego seppur momentaneo, concedendo quel minimo di sicurezza economica che permette davvero di concentrarsi sugli obiettivi presenti del progetto e futuri!