Studentessa di Bioinformatica. Giulia, dicci chi sei e raccontaci qualcosa di te!
Riassumendo, non sono altro che una donna appassionata di scienza e ricerca. Ho studiato biotecnologie tra l’Aquila e Teramo, per poi approfondire gli studi di Bioinformatica alla UCC, a Cork, e poi svolgere il progetto di tesi alla UCSD di San Diego. Questo progetto mi ha concesso di apprendere e approfondire un’interessante parte della bioinformatica, tanto da invogliarmi a investire il tempo libero informandomi su vari progetti di dottorato che riguardassero i cosiddetti “dati -omici”. Sono giunta a Vienna, dunque, dove un favoloso team di ricercatori mi ha accolta all’Università BOKU, nel dipartimento di Biotecnologie, consentendomi di studiare a fondo il “magico” mondo della trascrittomica.
Torno Subito è il programma di interventi che finanzia progetti presentati da giovani universitari, laureati, diplomati, ideato dall’Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università della Regione Lazio, con il fine di promuovere un piano di sviluppo di percorsi di formazione e di sperimentazione di esperienze in ambito lavorativo. Questo progetto che si sviluppa in due fasi, la prima fuori dalla regione (in Italia o in uno qualsiasi dei Paesi del Mondo) e la seconda da svolgere nel nostro territorio, in cosa ti ha arricchito e quanto è stato importante per la tua crescita personale e magari anche professionale?
Torno Subito mi ha aiutata davvero molto nel permettermi di perseguire gli obiettivi che nel 2017 mi ero prefissata di raggiungere nel percorso accademico. Non avevo ancora idea che il solo trasferimento in Irlanda mi avrebbe inaspettatamente aperto ulteriori porte, dando il via a un susseguirsi di opportunità tanto stimolanti quanto impegnative. Ho lasciato l’Italia con l’intenzione di approfondire i concetti della Bioinformatica e di acquisire le basi di alcuni linguaggi di programmazione, ma la realtà è che sono tornata con molte più conquiste di quelle che mi ero prefissata: ho avuto modo di perfezionare sul campo una lingua nelle sue inflessioni folkloristiche e nei tecnicismi del campo scientifico, di relazionarmi con professori e scienziati di altri paesi, di altre specializzazioni. Sono riuscita a trovare il coraggio di osare, di chiedere a me stessa un po’ di più mettendo da parte le insicurezze che mi portavo dietro e andare oltre la mia zona di comfort.
Grazie a Torno Subito hai potuto approfondire i tuoi studi in Irlanda e successivamente, merito del tuo impegno, ti è stato offerto un dottorato presso l’Università BOKU di Vienna, dove la tua professionalità ha fatto sì che ti venisse chiesto di occuparti di alcuni aspetti inerenti l’emergenza Covid-19. Raccontaci di queste esperienze, inserendo qualche curiosità e aneddoto interessante.
Il progetto ha coinvolto tantissimi gruppi di ricerca. Per quanto mi riguarda, per tutta la durata del progetto, ho avuto il permesso di lavorare a stretto contatto solo con una persona del mio team, un partner di ricerca straordinario. Svolgere in due qualcosa che avrebbe dovuto fare un team intero, in un ristretto arco temporale, ci ha messi a dura prova, sia fisicamente che emotivamente. Eppure abbiamo sempre trovato il modo di aiutarci vicendevolmente, avevamo dei piani di lavoro decisamente organizzati. Man mano che proseguivamo nel nostro progetto, abbiamo imparato moltissime cose. Il nostro compito è stato quello di ingegnerizzare alcune linee cellulari per la produzione su larga scala di antigeni utili ai test sierologici. È stato un percorso impegnativo e faticoso, ma abbiamo guadagnato tante soddisfazioni. A ogni traguardo che raggiungevamo avremmo tanto voluto abbracciarci… ma ovviamente non era possibile. Per sopperire a questo, prendevamo la sedia dove stava seduto l’altro e la scuotevamo tanto forte da farci cadere per terra!
I tuoi tre motivi per i quali dei giovani ragazzi dovrebbero intraprendere questo percorso con Torno Subito.
– Se saputa ben sfruttare, questa opportunità apre innumerevoli porte. È un passo fantastico e coraggioso.
– Il team di Torno Subito è sempre pronto all’ascolto, all’aiuto, è composto da gente preparata, professionale e disponibile (un saluto particolare a Valentina, dell’ufficio Torno Subito di Rieti!). Il progetto ti mette nelle condizioni di realizzare un tuo sogno, quindi bisogna capire bene cosa chiedere e come strutturare il progetto che si ha intenzione di proporre.
– Ma la cosa più importante, credo, è che un’esperienza del genere è capace di mettere in discussione le certezze con le quali ognuno di noi parte. Poi t’immergi in un’altra cultura, nel mondo di qualcun altro e comprendi che alla fine questa esperienza non riguarda solo te, ma anche le persone che hai incontrato e le cose che ti hanno insegnato.