I Whitey Brownie sono un trio nu-soul nato nel 2014 con l’intento di suonare Jazz uscendo dai soliti canoni tradizionali. Quando e come nasce questa idea musicale?
La mia idea di musica ha sempre avuto a che fare con la mescolanza di generi. Fin da bambina mi sono avvicinata al gospel e alla musica tradizionale italiana, nello specifico a quella napoletana. La scoperta del mondo della black music, unita a tutto il mio background, ha dato vita a quello che creo oggi.
LAZIOSound è un format pensato dalla Regione Lazio, con il sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili, per dare un’iniezione di energia e novità al panorama musicale regionale e nazionale. Come ne siete venuti a conoscenza e quale è stato il vostro percorso al suo interno?
Siamo venuti a conoscenza del format LAZIOSound attraverso i social network, ci siamo iscritti nella categoria “King of Hip-Hop” e abbiamo vinto alla finale di categoria.
Avete partecipato al Campus di LAZIOSound, al Festival Dominio Pubblico e siete stati intervistati dal TG2. La vostra cantante, Micol Touadi, ha aperto anche una scuola di musica a Sabaudia. Potete raccontarci qualcosa in merito a queste esperienze?
Essere musicisti significa essere artisti a 360 gradi e la mia passione fa sì che anche altri si innamorino della musica, come faccio io ogni giorno. “Groove On”, la nostra scuola di musica, nasce dall’idea mia e di mio marito Alessandro Trani, batterista della band, di garantire competenze professionali anche in un contesto di provincia. È infatti una realtà che si trova nel cuore di Sabaudia ma richiama allievi da tutta la provincia di Latina. Ringrazio inoltre LAZIOSound per l’intervista su “Speciale TG1” con Cinzia Fiorato, dove ho potuto parlare di me come cantante afroitaliana.
I vostri tre motivi per i quali delle giovani band dovrebbero partecipare a LAZIOSound, intraprendendo così questa esperienza musicale.
1 – Visibilità, che non fa mai male
2 – Mettersi in gioco e sentirsi valutati artisticamente
3 – Credere sempre nei propri sogni e progetti.