Le Chat Noir. Chi siete e di cosa vi occupate?
La nostra Associazione nasce alcuni anni fa con l’intento di ampliare l’offerta teatrale e cinematografica, grazie alla creazione di prodotti contraddistinti da un alto valore culturale e, al tempo stesso, da un aspetto fortemente “pop” e indirizzato ai giovani.
Nel corso degli anni, infatti, Le Chat Noir ha prodotto numerose iniziative di successo, come lo spettacolo “Ctrl z – Indietro di una mossa”, scritto e diretto da Annabella Calabrese e Daniele Esposito, una commedia ispirata ai fantasy anni ‘80, vincitrice del premio “Teatro de’ Servi” al Roma Comic Off 2019; o il format “Shakespeare in wine” nato con l’intento di riavvicinare il grande pubblico ai classici shakespeariani attraverso la creazione di un ambiente conviviale molto simile a quello che contraddistingueva il Teatro Elisabettiano.
Molto importante per l’Associazione è anche la formazione di giovani e bambini, esplicitata da numerosi progetti dedicati alle fiabe di tradizione italiana (“Le fiabe del Castello”, “Resto a casa con le fiabe”, “Il giardino delle Fiabe”, etc.) nei quali convivono ispirazioni tratte dalla tradizione e un aspetto comico e irriverente prettamente contemporaneo.
Le Chat Noir, infine, è molto attiva anche nella creazione di prodotti audiovisivi come il pluripremiato “Giorni di Precaria Follia” (corto diretto da Daniele Esposito che affronta in modo dissacrante il tema del precariato), “La promessa” (un cortometraggio che tratta il difficile tema etico dell’eutanasia) e i corti di recente realizzazione “A distanza” (diretto da Annabella Calabrese) e “21 Giugno” (diretto da Daniele Esposito), che sono stati realizzati nell’ambito della Masterclass per attori “Shooting in the Castle” e trattano in modo molto diverso il tema “Covid19”.
Dal 22 al 27 giugno avete dato vita, in collaborazione con la Regione Lazio e il Comune di Santa Marinella, al progetto “Shooting in the Castle”, con la creazione di due cortometraggi realizzati interamente all’interno degli spazi del suggestivo maniero. Come e da dove nasce questa idea?
L’idea nasce dall’esigenza di formare gli attori in modo completo, facendo loro vivere in prima persona tutte le fasi riguardanti la creazione audiovisiva, dalla pre alla post produzione. Quando i giovani attori si avvicinano al mondo cinematografico, infatti, spesso sono spaesati e non riescono a comprendere appieno i difficili meccanismi che regolano un‘industria così vasta e complessa. Con “Shooting in the castle” abbiamo voluto far cambiar loro il punto di vista, facendo esperienza in campi come la sceneggiatura, il suono, la fotografia e il montaggio e assistendo a tutte le fasi di creazione riguardanti due progetti audiovisivi dei quali sono stati poi anche protagonisti.
Questo tipo di esperienza pratica, che si è dimostrata per gli allievi estremamente utile e formativa, è stata elaborata partendo da esperienze vissute da noi in prima persona: per Annabella Calabrese, principalmente in relazione al suo essere attrice e regista e ai benefici che lei stessa ha tratto in passato da questa natura duplice; per Daniele Esposito, il suo apporto all’idea è nato dalla necessità di fornire strumenti pratici agli attori sui set, laddove nel corso della sua carriera di regista ha incontrato spesso lacune e smarrimento dettati da una scarsa conoscenza del settore da parte degli interpreti.
Il risultato finale è stato decisamente soddisfacente, andando anche ben oltre le nostre aspettative.
Grazie all’iniziativa Itinerario Giovani, dodici giovani attori under 30 hanno avuto la possibilità di affinare le loro conoscenze sul Cinema, dalla sceneggiatura al montaggio, realizzando interamente due prodotti audiovisivi all’interno dei favolosi ambienti del “castello baciato dal mare”.
Come ne siete venuti a conoscenza e come avete sviluppato insieme questo evento, nonostante le difficoltà del post lookdown?
Siamo venuti a conoscenza del bando grazie alla mailing list della Regione Lazio. Abbiamo partecipato con entusiasmo con il nostro progetto, credendoci fortemente e con nostro estremo piacere abbiamo scoperto di essere tra i progetti selezionati.
Riuscire a realizzare questo progetto nel periodo post lockdown è stato decisamente arduo e complesso ma, fortunatamente, abbiamo potuto contare sull’aiuto del personale della Regione Lazio e di LazioCrea, sempre attento e disponibile, e su una sorta di “ambiente protetto” come è stato per noi l’ostello del Castello di Santa Severa e il Castello stesso.
Per noi è stato molto importante, inoltre, come Associazione, l’assoluto rispetto delle normative vigenti per il contenimento del Covid19, che ci ha permesso di realizzare entrambi i prodotti audiovisivi in totale sicurezza. Per riuscire a garantire il distanziamento, abbiamo dovuto fare “di necessità virtù” ideando e girando cortometraggi nei quali gli attori non potevano toccarsi né avvicinarsi. Questo, in realtà, ci è servito anche come interessante spunto creativo, realizzando due cortometraggi che parlano della difficile tematica del Covid19 ma in modo completamente diverso, uno dall’altro.
I vostri motivi per i quali dei giovani ragazzi dovrebbero partecipare a progetti come il vostro o magari provare a organizzarne uno loro stessi, nell’ambito dell’iniziativa Itinerario Giovani.
In tutti i progetti che abbiamo realizzato nell’ambito di “Itinerario giovani” i partecipanti si sono rivelati decisamente entusiasti. Per loro questa esperienza ha avuto grande valore formativo, soprattutto in un difficile periodo come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria.
La nostra Associazione crede molto nei giovani e nella loro creatività per migliorare la società in cui viviamo grazie al loro importante contributo. Per questo è importante per loro partecipare a progetti che ne stimolino la creatività e la resilienza in relazione all’attuale periodo storico.
I giovani di oggi sono i protagonisti del futuro di domani, ed è importante lavorare su quel futuro sin da ora.