Torna il premio ‘Donatella Colasanti e Rosaria Lopez’, con una nuova edizione dedicata ai prodotti artistici di ogni tipo proposti e creati dalle studentesse e dagli studenti della regione Lazio.

Istituito dalla Regione Lazio nel 2019 e curato dall’Ufficio Cinema – Progetto ABC Lazio, il premio è intitolato alle due ragazze vittime del tragico episodio di violenza avvenuto a San Felice Circeo il 29 settembre 1975 e drammaticamente rimasto nella storia come ‘Massacro del Circeo‘.

L’iniziativa è stata pensata come stimolo per le ragazze e i ragazzi che frequentano le scuole del territorio, in modo da aprire e mantenere un dibattito sul tema della violenza di genere e del consenso, al fine di diffondere la cultura della convivenza tra uomini e donne nel rispetto reciproco e basata sulla parità.

I destinatari dell’avviso sono gli studenti e le studentesse che frequentano le scuole statali e paritarie di secondo grado e gli Istituti di formazione professionale del Lazio, che potranno proporre elaborati scritti (poesie, racconti, saggi), materiale audiovisivo (videoclip, spot, cortometraggi), creazioni artistiche (disegni, dipinti, fotografie, fumetti) e prodotti musicali di qualsiasi genere.

Il premio in palio è un voucher di 5mila euro destinato alla scuola o istituto, da spendere per l’acquisto di materiale a supporto della didattica. Per presentare i progetti c’è tempo fino alle ore 12:00 del 28 febbraio 2023.

Presentato la mattina del 18 ottobre scorso presso lo spazio ‘Lazio Terra di Cinema’, all’interno della 17a Festa del Cinema di Roma, il Premio ‘Donatella Colasanti e Rosaria Lopez’ non vuole essere soltanto un omaggio, ma un vero e proprio inno alla prevenzione e alla diffusione del messaggio contro la violenza di genere.

 

Quanto accaduto quasi 50 anni fa al Circeo ha segnato un momento cruciale nella storia della cronaca nera del nostro Paese – ha dichiarato la delegata della Regione Lazio al Cinema, Giovanna Pugliese, durante la presentazione – per la brutalità dei carnefici e per la casualità delle vittime, e allo stesso tempo rappresenta un episodio che deve essere ricordato perché la violenza contro le donne ancora oggi è un fenomeno troppo sottovalutato. Noi invece vogliamo non solo ricordare le vittime, ma lavorare, soprattutto con le giovani generazioni, per diffondere concetti come l’importanza della parità fra generi e anche fra ceti sociali diversi, diventando protagonisti di un cambiamento culturale e sociale che non giustifichi mai la violenza di genere e la combatta con ogni mezzo possibile”.