Una selezione di opere di artisti giovanissimi, fra i 20 e i 30 anni, esposte all’interno dei musei comunali di Roma: questo è il risultato del lavoro dell’associazione giovanile di promozione sociale Gandhara: un’associazione una formazione di curatrici tutta al femminile che ha partecipato al bando VitaminaG nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it risultando vincitrice con il progetto Pharmakon.
Annaflavia Merluzzi ci spiega come gli artisti, abbiano lavorato partendo dal concetto greco di pharmakon, che è sia cura che veleno, quindi abbiano lavorato su una successione di sentimenti contrastanti, sviluppando dunque il rapporto del singolo con la città.
La mostra “Pharmakon. Episodio 1” , esposta fino al 5 giugno presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, ospita le opere, fra gli altri, di Evaluna Pieroni – autrice dei cortometraggi “Consuelo” e “Il gioco del bowling” – per cui i ricordi, l’infanzia e il gioco sono emblema di un qualcosa che ricerchiamo quando siamo soli e persi, o semplicemente delusi dal presente; di Amanda Jiang Kohen, che con il cortometraggio “Prayer Paranoia” ha espresso la sua fascinazione per il concetto di phamarkon come seduzione e virtù; di Lorenzo Silvestri con la sua audio installazione “Fantasmi e rumori presenti della città” e di Yis Kid, che porta in mostra sei fotografie tratte dalla serie “Spiders and religious mysticism”, un viaggio dentro la decostruzione iconografica della figura umana, traslata in una forma selvaggia.